La nostra vita è fatta di emozioni; sono proprio loro a dare colore e calore alle nostre giornate e a rendere le nostre esistenze così ricche di significato.
Quando poi parliamo d’amore e di tutti i sentimenti e le emozioni ad esso collegate, bè, tutto assume un sapore differente, dolcissimo, talvolta, agrodolce, comunque totalizzante e unico.
Ma cos’è un’emozione?
La risposta a questa domanda la si trova non soltanto nella biologia e nella storia personale di un individuo, ma si intreccia anche alle aspettative e alle idee portanti del tempo in cui viviamo, del luogo dove nasciamo e cresciamo e della cultura in cui siamo immersi.
Emozioni forti e connotate spesso in modo negativo, quali la rabbia, l’odio e il desiderio possono sembrare emozioni originate dalla parte di noi che è più selvaggia e più vicina al regno animale.
Ma è davvero così?
François de La Rochefoucauld, nobile francese del Seicento, sosteneva che anche i nostri impulsi più urgenti possono nascere dal bisogno di rispettare le convenzioni esterne, le mode, la politica, le nostre convinzioni religiose, i nostri giudizi morali e l’economia del momento storico in cui ci capita di vivere.
E cosa dire dell’amore, questa emozione che riesce sempre e comunque a travolgere ogni barriera e ostacolo che ad esso si frapponga?
Cambia il periodo storico, muta lo scenario geografico, eppure, come diceva il poeta latino Publio Virgilio Marone: «Omnia vincit Amor» (letteralmente «L’amore vince tutto») e come non essere d’accordo?
Da Paolo e Francesca, gli innamorati travolti dall’amore e dalla passione di un amore illecito, immortalato ne “La Divina Commedia” di Dante Alighieri, a Romeo e Giulietta, gli amanti forse più celebri di tutti i tempi, protagonisti di un triste epilogo come ci racconta William Shakespeare nell’omonima tragedia, l’emozioni d’amore sono quelle che più segnano le nostre vite e che vengono celebrate da artisti, poeti e scrittori.
Con l’emozione d’amore possiamo intendere una varietà ampia di sentimenti. Gli antichi Greci, ad esempio, avevano individuato quattro forme primarie d’amore: quella riservata ai parenti e ai propri familiari (Storge), l’amicizia (Philia), il desiderio erotico, la passione ma anche l’amore romantico (Eros) infine l’amore più prettamente spirituale ( Agape).
Nell’epoca moderna sono state declinate altre varietà di amore romantico, che comprendono differenti emozioni d’amore.
E noi proprio a questo amore rivolgiamo il nostro pensiero e proprio questo amore desideriamo celebrare: un misto di romanticismo, quel desiderio profondo che ci porta al desiderio di comunicare e di collegarci intimamente a un’altra persona, unito a passione, rispetto, gioia di sperimentare esperienze nuove insieme e, insieme, compiere un cammino di vita importante.
Nelle cerimonie che celebro, siano cerimonie di matrimonio (simbolico o anche con rito civile), di rinnovo delle promesse o unioni civili, che mi piace definire “matrimoni arcobaleno”, al centro di tutta la cerimonia c’è lui: l’amore, declinato in tutti i modi possibili, perché, come diceva un bellissimo album di Antonello Venditti “Se l’amore è amore”, ebbene, se l’amore è amore, va oltre ogni barriera mentale e fisica, scavalca ogni muro di ostilità e intolleranza per spiccare il volo verso un cielo di libertà e dove ogni colore trova uno spazio giusto e perfetto per esprimersi in tutta la sua bellezza e unicità.
Il cuore delle mie cerimonie è proprio questo: la storia unica e irripetibile di chi si ama e che si rivolge a me, in veste di celebrante laica-umanista, per onorare e celebrare questo amore, con parole, gesti e pensieri preziosi, che raccontino questa emozione d’amore che diventa storia di vita vera, vissuta.
Una storia così deve essere anche raccontata e, proprio in questa narrazione, entra in scena la figura del/della celebrante; al di là di ogni credo religioso o dogma, al di là di ogni barriera mentale o pregiudizio sociale, una cerimonia laica offre l’opportunità di celebrare l’emozione d’amore e il sentimento d’amore nel modo più onesto e profondo, raccontando la vita e la storia d’amore di chi vive questo amore e desidera condividerlo con le persone più care.
Aveva proprio ragione Virgilio: «Omnia vincit Amor et nos cedamus amori»: l’amore vince tutto e a noi non resta che arrenderci all’amore.
E come non essere d’accordo con il grande poeta latino?