Nella vita di tutti e tutte noi ci sono momenti che segnano un passaggio importante di crescita. Se vogliamo, ogni compleanno rappresenta una nuova tappa e un nuovo traguardo raggiunto, ma ci sono certi compleanni che hanno più peso e importanza rispetto ad altri: il diciottesimo compleanno è certamente uno di questi e merita, senz’altro, una celebrazione degna.
Perché festeggiare il diciottesimo compleanno?
A diciotto anni d’età si conquista, infatti, la “maggiore” età e si ottengono tutta una serie di diritti e doveri tipici dell’età adulta. Chi abbia compiuto i diciotto anni può ottenere la patente e guidare un veicolo, può esercitare il proprio diritto-dovere di voto, può lavorare, possedere un proprio conto in banca, uscire liberamente dal Paese senza chiedere il permesso e l’autorizzazione dei genitori e amministrare i propri beni in modo autonomo. Senza contare il conquistato senso di libertà che si accompagna a tale passaggio di vita.
Considerate tutte queste conquiste e tenuto conto anche della soglia psicologica che si oltrepassa con il diventare maggiorenni, non può certo mancare una degna celebrazione e un rito da condividere insieme, genitori e figli e, se lo si desidera, invitando anche amici e parenti al di fuori della stretta cerchia familiare, per mostrar loro il fatto di essere entrati a far parte del mondo degli adulti.
Famiglie tradizionali e famiglie “non convenzionali”
Come celebrante laico-umanista mi capita spesso di celebrare un diciottesimo compleanno attraverso una cerimonia in cui racconto la storia di vita dei protagonisti; a volte le storie di vita di cui mi occupo sono legate al mondo dell’adozione, a una genitorialità, a un “essere figlio/figlia”, a un percorso per diventare famiglia non convenzionale, se così possiamo dire: in tali casi, spesso, la storia che mi trovo a narrare, comincia in un Paese lontano e richiede parole speciali e una particolare attenzione. Altre volte le radici del festeggiato/della festeggiata sono più vicine, ma, comunque, devono sempre essere narrate con quella accortezza e sensibilità, che ogni storia di vita merita, a ogni età.
Una cerimonia per il diciottesimo compleanno scritta su misura per mia figlia
La cerimonia che voglio condividere con voi è molto personale; riguarda mia figlia. Per deformazione professionale e per desiderio di rendere questo momento ancora più unico e condiviso da tutti i componenti della famiglia, non ho resistito alla tentazione e per il suo diciottesimo compleanno ho pensato di elaborare un rito simbolico pensato e realizzato apposta per lei; un rito che avesse a che fare con i fiori e con la Natura, che lei ama tanto. Mi sono ispirata a una tradizione antica, molto popolare tra i popoli nativo-americani, solo che al posto della sabbia, ho pensato di usare dei fiori, quattro fiori dal significato molto speciale. Quattro fiori per ogni componente del nostro nucleo familiare.
Ogni fiore che ho utilizzato rappresenta una qualità, un potere, una caratteristica e una forza che, in quel momento desideravo donare alla festeggiata, per augurarle il meglio e per renderla più forte nella vita adulta e nel passaggio della soglia simbolica della maggiore età.
Ho abbinato un fiore a ciascun componente della famiglia e a ciascuno ne ho consegnato alcuni petali racchiusi in una bottiglietta di vetro.
La Rosa per la festeggiata
Alla festeggiata ho consegnato petali di Rosa, racchiusi in un piccolo contenitore di vetro, perchè la rosa è la regina di tutti i fiori, è forza e bellezza e simboleggia l’amore che vince sopra ogni cosa (come dicevano gli antichi latini: Amor vincit Omnia). La rosa mi è sembrato quindi il fiore più adatto per una giovane donna che si affaccia alla vita con delicatezza, ma anche con forza e con la volontà di raggiungere i propri obiettivi.
La Calendula per il padre della festeggiata
Al papà ho consegnato il fiore di Calendula; questo fiore, sin dall’antichità, ha un forte potere lenitivo e ha un legame fortissimo con la Luna, che è sempre stata rapportata alla donna, ma anche al segno zodiacale dello Scorpione (il segno zodiacale del padre della festeggiata) e all’Arcano Maggiore dei Tarocchi numero diciotto, appunto l’anno in cui si diventa maggiorenni! Da appassionata di Tarocchi, quale sono, non potevo tralasciare questo particolare dettaglio.
La Lavanda per il fratello della festeggiata
Al fratello minore della festeggiata ho dato dei fiori di Lavanda, sempre racchiusi in un piccolo contenitore di vetro, perché, fin dai tempi antichi, questa pianta ha sempre avuto il significato di purezza, virtù e serenità, ed è sempre stata apprezzata per la capacità di attirare energie positive verso se stessi e lo spazio personale. L’augurio abbinato a questo fiore è che la festeggiata possa sempre contare sul legame forte e positivo del fratello e che possa instaurare e vivere pienamente legami veri, profondi e duraturi.
La Malva per la madre della festeggiata
Nel linguaggio dei fiori e delle piante la malva simboleggia l’amore e la comprensione materna. La Malva è legata anche ad antichissimi riti propiziatori di pace, purificazione e amore, e viene associata all’elemento dell’aria. È tradizionalmente conosciuta, infatti, anche come la pianta della purezza. Con la Malva si preparavano filtri d’amore e infusi in grado di estirpare il malocchio, purificando l’organismo da tutti gli influssi di energia negativa. Ho pensato che questo fosse il fiore giusto da abbinare alla figura materna della festeggiata, con l’augurio di poter essere sempre circondata da un alone di benevolenza, amore e di buona sorte. Proprio come fa una madre.
Un gesto simbolico ricco di colore e di significato
A inizio della cerimonia ho preparato una bottiglia di vetro dal collo ampio e l’ho collocata al centro del tavolino attorno al quale eravamo tutt* seduti: a un certo punto ho chiesto a ognun* dei partecipanti di versare in modo alternato alcuni fiori; ha cominciato la festeggiata e poi a seguire la mamma, il papà e il fratello minore. Al termine di questa cerimonia, accompagnata dalla musica preferita dalla neo-diciottenne, questi quattro fiori, così diversi e di differenti colori, uniti nella bottiglia, hanno dato vita a qualcosa di nuovo, unico e variopinto, a una composizione a strati dai significati beneauguranti.
Un nuovo inizio per una vita “da grande”
Questi fiori creano forme e colori sorprendenti e raccontano di un nuovo inizio, un inizio che la festeggiata (anche con il contributo della sua famiglia) sarà capace di colorare, giorno dopo giorno nella sua vita da adulta.
L’augurio più bello che possiamo rivolgere ai nostri figli e alle nostre figlie è proprio questo: che possano splendere nel mondo e illuminare il loro cammino, per sé stessi (come prima cosa) e per chi sarà degno e degna di stare loro accanto e di accompagnarli nella strada e nella vita che sceglieranno.
Con quell’amore, unico e speciale, che solo una mamma e un papà sono capaci di donare.